Un tempo era produttiva in determinate
aree toscane la palatalizzazione di l davanti a
consonante con allungamento della consonante stessa: la
volpe si chiamava vóippe (o anche góippe),
dolco si pronunciava dóicco
e dolce dóicce.
Allo stato attuale l’esito è ridotto a residuo e viene
usato dai parlanti come possibilità espressiva fortemente
marcata verso il basso. Anche dal punto di vista della diffusione areale
le testimonianze risultano esigue e sono distribuite in aree
marginali e isolate come il Monte Amiata o l'Appennino
tosco-emiliano.
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