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CNR - ILC - Laboratorio DBTficio - Eugenio Picchi

Il progetto “Linguistic miner” parte da una considerazione che sta alla base di tutti i sistemi di analisi linguistica “corpus based”: la miglior fonte di informazione linguistica, a qualunque livello di analisi la si consideri, è la lingua stessa rappresentata da un insieme di testi di grandi dimensioni delle più varie tipologie. Quanto più grandi sono i corpora disponibili e quanto più rappresentano in maniera eterogenea i vari ambiti linguistici (differenziati secondo diversi parametri quali il settore e le tipologie comunicative) tanto maggiore è la loro rappresentatività della realtà linguistica di una lingua.

Quindi primo elemento fondamentale è la capacità di costruire grandi corpora di riferimento della lingua; ma immediata necessità successiva è quella di poter creare e disporre di efficaci strumenti per la gestione di tali corpora, per la loro analisi e per la capacità di effettuare sintesi linguistica in maniera automatica.

Il progetto “Linguistic miner” nasce grazie alla capacità ed alla disponibilità degli strumenti di trattamento e di analisi testuale del progetto “PiSystem” e da questo prende forza per aggregare nuove idee, nuove metodologie, nuovi strumenti, nuovi obiettivi e -crediamo- nuovi risultati.

Il cuore del progetto è costituito dal corpus di testi, in lingua italiana che deve essere ricco e in continuo aggiornamento. Per la propria caratteristica di essere un corpus in continua crescita e per la necessità di avere necessità di materiali di facile accesso e di basso costo di acquisizione il riferimento all’universo testuale fornito da Internet è ovvio e indiscutibile. Quindi, senza tralasciare la possibilità di utilizzare materiale testuale da qualsiasi fonte possa provenire la parte fondamentale del nuovo corpus di riferimento sarà acquisita in maniera automatica da Internet. Un primo blocco di procedure del sistema sarà costituito da moduli per lo spidering nel WEB con acquisizione automatica di materiale testuale. Data la necessità di controllare, di valutare e di categorizzare (ad un primo livello di classificazione) i testi, si è scelto di non utilizzare degli spider generici bensì di creare moduli di ricerca e di scaricamento che operano in modalità “guidata” dove è l’operatore a selezionare siti, insiemi di pagine ed elementi di un sito che siano significativi ed importanti per il progetto stesso. Una particolare importanza rivestono i siti che potremmo definire rinnovabili, quali siti dei giornali, di “Web news”, di riviste e simili nei quali è possibile automatizzare la fase di acquisizione a scadenze periodiche costituendo una formidabile fonte di testi per il progetto.

Il problema del copyright. Chiaramente con tale approccio abbiamo immediatamente da scontrarci con il problema del copyright che copre certamente la stragrande maggioranza del materiale che possiamo in questo modo acquisire. La struttura implicita del sistema “Linguistic miner” che è destinato a costituire un insieme di materiali testuali non necessariamente articolati secondo le proprie strutture ma finalizzati alla analisi ed alla sintesi dei fenomeni linguistici sottostanti permettono di predisporre una fase di analisi del materiale già nella prima fase di acquisizione procedendo ad un’inserimento nella grande base dati che costituisce la “miniera” del progetto in forma già destrutturata, focalizzando i singoli elementi linguistici che costituiscono la specifica ricchezza di quel testo per il progetto ma inibendo al tempo stesso la capacità di riprodurre il testo in quanto tale, impedendone quindi una sua lettura, una sua riproduzione. Tale operatività da una parte rende il materiale non più strettamente dipendente dalla sorgente originale e, al tempo stesso, nulla toglie alle potenzialità ed agli obiettivi del progetto che rimangono puramente linguistici e non di analisi dei contenuti e di ricerca documentale.

Procedure di inserimento nella banca dati “Mine”. Le procedure di acquisizione, basate principalmente sul Web, hanno il compito di individuare e scaricare pagine testo in formato HTML; tale formato è caratterizzato dall’avere una serie di connotatori (tag) finalizzati diremmo esclusivamente alla composizione grafica della pagina nel vari browser disponibili e non contengono esplicite indicazioni per identificare il ruolo di ogni specifico elemento che appare nella pagina (immagini, testo, agganci a nuovi siti, rimandi ipertestuali, funzioni, espresse in numerosi sistemi di codifica e di programmazione, per la visualizzazione di vari elementi. La necessità di identificare in tali pagine la parte testuale e di classificarla il più correttamente possibile per i successivi programmi di analisi ha portato alla realizzazione di tutta una serie di procedure per l’interpretazione e la corretta codifica dei materiali individuati. Tale tipologia di strumento di codifica è stato realizzato, con diverse percentuali di rendimento, anche per altre tipologie di materiale che si sia reso disponibile (Word, RTF (Rich Text Format), testi in formato PDF della Adobe).

Procedure di pre-editing dei materiali per un miglior risultato delle procedure di analisi. Chiaramente la qualità dei risultati che potranno essere ottenute da procedure di analisi linguistica automatica dipendono dalla quantità di elementi del testo che possono essere correttamente etichettate e questo è molto importante poter predisporre tutta una serie di funzioni di classificazioni del materiale testuale. All’interno del progetto “Linguistic miner” e del precedente progetto “PiSystem” sono state sviluppate procedure per l’individuazione ed il trattamento di fenomeni quali: struttura del testo, sigle, abbreviazioni (per differenziare l’uso del punto nel caso di abbreviazione), nomi propri (singole parole o espressioni), link a siti internet, link ipertestuali in genere, indirizzi di posta elettronica.

Il sistema è pensato per poter gestire una quantità di testo di dimensioni praticamente illimitata e si prevede di giungere già in un breve tempo di applicazione ad una “miniera” di alcune centinaia di milioni di parole.

La centrale di controllo. Il sistema “Linguistic Miner” è completamente integrato in un insieme di dati, risorse, strumenti che permette di svolgere tutte le funzioni di gestione ed elaborazione proprie del sistema stesso. La gestione del sistema avviene da una codetta “console” che mostra lo stato della “miniera” di testi, ne permette la gestione e la classificazione ad un primo livello e permette l’avvio di procedure di analisi successive.

La fase di classificazione di primo livello permette la categorizzazione di ogni testo immesso, l’informazione necessaria a tale operazione sarà rilevata dalla provenienza del materiale e da una sua analisi di primo impatto; essa fornisce una primo indice di classificazione del materiale pere una utilizzazione ragionata e comparativa di settore. La fase di classificazione dei singoli elementi della “miniera” costituirà una delle fasi di sviluppo successive.

Fase di estrazione dalla “linguistic mine”. La fase di sfruttamento dei dati testuali che verranno stratificandosi all’interno della miniera costituisce il momento più importante ed eccitante di tutto il progetto.

Chiaramente gli strumenti già disponibili, tramite l’ambiente “PiSystem” e la sua procedura di base DBT (Data Base Testuale) costituiscono il nucleo centrale ed iniziale dell’insieme di strumenti per l’estrazione e la sintesi di informazioni linguistiche dalla grande fonte di materiale testuale che il sistema riesce a mettere insieme. E’ altresì importante considerare come la fase di costruzione di modelli e strumenti per tale compito specifico costituisce già di per sé un obiettivo fondamentale di tutta l’attività del progetto.

Comunque già importanti risultati possono essere ottenuti con gli strumenti attualmente disponibili: in particolari a fini lessicografici possono essere estratti le concordanze di singole parole, di singoli lemmi, di specifiche locuzioni o co-occorrenze presentate in vari modi: in ordine sinistro, in ordine destro, differenziando secondo la tipologia del testo.


Tutte le funzioni già disponibili di analisi e navigazione nel testo possono essere utilizzate, ma interessante risulta anche l’utilizzazione di un nuovo programma che è in fase di perfezionamento. Il programma in oggetto ha il compito di permettere la definizione di pattern linguistici e la loro applicazione a tutta la “miniera” o ad un suo sottoinsieme opportunamente selezionato. Il programma permette quindi la ricerca di specifici modelli linguistici all’interno del corpus.